Al momento le applicazioni pratiche dei display OLED flessibili non hanno ancora invaso il mercato, ma la tecnologia si sta evolvendo sempre di più: l’ultimo esemplare mostrato da Samsung Display misura 9,1 pollici di diagonale e può essere piegato, arrotolato e perfino incavato e stiracchiato, tornando poi alla propria configurazione originale come se niente fosse successo.
Si tratta di un display capace di sostenere torsioni e urti le cui proprietà elastiche non sono esagerate, ma sufficienti a fare sì che si adatti alle più svariate tipologie di superficie. Samsung vede un futuro roseo per il suo display soprattutto nel campo delle strumentazioni automobilistiche, degli indumenti smart e in generale dei dispositivi indossabili, ma i lavori sono ancora in corso e i primi prodotti commerciali non sono sicuramente dietro l’angolo.
Il gruppo coreano sta lavorando anche sulla densità di pixel che caratterizza i suoi pannelli. Un altro dei prototipi mostrati è un mini display da 1,96 pollici a risoluzione 4K, una definizione esagerata di 2250 pixel per pollice che servirà ad applicazioni come la realtà virtuale, dove è fondamentale che l’occhio non percepisca la matrice di punti luminosi neanche a distanze ravvicinate e con una lente di mezzo.
Anche in questo caso non è chiaro quando i primi visori equipaggiati con display del genere arriveranno sul mercato, ma non c’è fretta: allo stato attuale non esistono macchine acquistabili dal grande pubblico in grado di gestire flussi video di tale portata.
fra03
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